Un campo di 50.000 scout in Corea del Sud: il Jamboree
Luglio 2023, ormai siamo alle porte del 25° Scout Jamboree e sui social, ai telegiornali e nella vita quotidiana ne sentiamo sempre più spesso parlare. Ma davvero sappiamo di cosa tratta? In questo articolo cercheremo di aprirvi una nuova prospettiva su questo evento internazionale.
“Jamboree” è una parola coniata da Baden Powell, generale britannico fondatore dello scoutismo (ovvero un’associazione per ragazzi diffusa mondialmente che promuove e fa crescere i ragazzi nei valori di pace, fratellanza e comunità), dalle parole inglesi «jam»= marmellata e «boy» ragazzi. Quindi sta ad indicare una «marmellata di ragazzi», un raduno mondiale di Scout di 2 settimane durante le quali i fazzolettoni, le usanze, i canti, gli urli, le uniformi si mescolano come in una «marmellata» e permettono a Scout di tutte le Nazioni di conoscersi e camminare insieme per una parte del loro sentiero, scambiandosi i diversi modi di vivere l’avventura Scout.
Il Jamboree si svolge ogni 4 anni in un differente Stato e vi possono partecipare Scout dai 14 ai 17 anni da tutto il mondo e da ogni gruppo, per rappresentare il proprio Paese.
Per entrare a far parte del contingente (ovvero il gruppo di formazione nel quale vengono raggruppati tutti gli Scout scelti in una Nazione) bisogna superare delle specie di «selezioni». Innanzitutto possono partecipare al massimo 2 ragazzi per ogni Gruppo e bisogna compilare una serie di domande che devono venire prima approvate a livello della Zona, poi regionale ed infine nazionale. Le selezioni si aprono a Gennaio circa, e vengono chiuse a Luglio/Agosto, quando i ragazzi scelti vengono avvisati da una chiamata di un Capo.
Questa sarà la 25° edizione del Jamboree ed avrà luogo a SaeMaeGeum, in Corea del Sud, ma prima di questo ben altri 24 Jamboree hanno avuto luogo tutti in Paesi diversi. Il primo Jamboree della storia è stato nel 1920 a Londra, vi hanno partecipato 8.000 scout da 34 Nazioni. Ora le cose sono molto cambiate, a questo 25° Jamboree vi saranno ben 123 Nazioni, con un totale impressionante di 50.000 partecipanti. Tante edizioni hanno contribuito a rendere il Jamboree quello che conosciamo ora, alcuni sono stati cancellati per instabilità politiche, altri sono stati invece un successo con partecipazioni di star mondiali, ma indipendentemente da come sono andati, una cosa è certa: l’obbiettivo del Jamboree è rimasto sempre quello che aveva deciso Baden Powell quando ha inaugurato il primo nel 1920: un luogo dove gli Scout da tutto il mondo possano «fare una marmellata di colori e usanze».
In particolare in questo periodo molto delicato per l’umanità, il Jamboree si pone come segno di milioni di giovani da tutto il mondo per costruire un futuro basato sulla pace e sulla fratellanza.
Spesso nei diversi Jamboree hanno partecipato nazioni in guerra tra di loro, e poteva persino capitare che si trovassero vicini nel campo, tutto questo per promuovere ed aiutare ad uno sviluppo della pace.
Quest’anno ad infiammare la Terra è il conflitto tra Ucraina e Russia: saranno presenti gli ambasciatori delle due Nazioni in Corea? L’Ucraina sarà senza dubbio partecipe, invece la Russia purtroppo essendo una dittatura non ha una sua associazione Scout in questo momento storico.
Ma il Jamboree avrà luogo quest’estate, dal 1 al 12 agosto, quindi in tutto questo tempo che separa gli Ambasciatori (così vengono chiamati i partecipanti), dal campo effettivo, cosa faranno? Non se ne staranno mica con le mani in mano no? Ovviamente no, come insegna Baden Powell mai nessuno Scout dovrebbe starsene con le mani in tasca. I nostri Ambasciatori già a Settembre sono stati aggiunti a dei gruppi whatsapp con i loro capi e gli altri ragazzi che saranno in Reparto con loro, e gli è stata assegnata una «to do list», ovvero una lista con diversi progetti da completare entro il primo campetto, che si è svolto tra Novembre e Dicembre. Durante questo campetto i ragazzi e i Capi si sono conosciuti, e sono nati i primi Reparti, come “Voce Frangente”, “Nuove Onde”, “Armonia Tempestosa”… Successivamente a Dicembre hanno partecipato ad un ritrovo pomeridiano con tutti gli ambasciatori della loro Regione, scoprendo di più su ogni Provincia e su come rappresentarla al meglio. Tra Aprile e Maggio i diversi Reparti si sono infine trovati per un secondo ed ultimo campetto, prima della loro destinazione definitiva: la Corea. Qui si sono conosciuti meglio, stringendo forti legami, hanno conosciuto più aspetti (giochi, cucina, alfabeto…) della cultura coreana e hanno scelto cosa portare al “Cultural Day” per rappresentare l’Italia.
Ma cos’è il Cultural Day? Il Cultural Day è uno dei giorni più importanti al Jamboree, durante il quale ogni reparto mostra alcune usanze tipiche della propria Nazione agli altri. Cibo, giochi, canzoni, bans: qualunque cosa che coinvolga le altre nazioni insegnandogli cosa vuol dire essere italiani.
Ma ora manca pochissimo al Cultural Day, ma soprattutto alla partenza del nostro contingente italiano per la Corea del Sud. Gli zaini sono pronti, le uniformi stirate, i distintivi pronti nelle tasche da scambiare. 31 Luglio: con diversi aerei da tutta Italia ci sarà la partenza e la trepidazione è a mille, ma non abbiamo dubbi, sicuramente sarà un Jamboree memorabile!
-Voce Frangente